|
- Traccia GPS della Ferrovia su Google Earth
- In volo sulla Ferrovia della Valmorea
- N.B. Scaricare prima il tracciato e poi avviare il volo.
La Storia
Tutto ebbe inizio il 28 giugno del 1926, quando, in pompa magna,
venne inaugurata la linea internazionale Valmorea-Castellanza (I),
Stabio-Mendrisio (CH). Gli impianti in territorio svizzero appartenevano
alla società privata Ferrovia Mendrisio-Stabio (FMS), mentre
la tratta italiana come pure il materiale rotabile era di proprietà
delle Ferrovie Nord Milano (FNM). Le grandi speranze di questo collegamento
si scontrarono ben presto con la scarsità dei viaggiatori
e l'impossibilità di sviluppare adeguatamente il servizio
merci per la scelta delle autorità italiane di non sottoscrivere
un trattato tra i due Paesi che regolasse i traffici commerciali
lungo la linea. Questo fece sì che il 31 maggio del 1928
cessassero di viaggiare i treni tra Valmorea e Mendrisio. Al confine
di Stabio-Santa Margherita le autorità di allora eressero
un imponente cancello metallico che rimase chiuso fino al 1993.
Abbandonata a sé stessa, la linea subì un progressivo
deterioramento, specialmente in territorio italiano. Il bosco invase
la massicciata e le piene del torrente Lanza distrussero in più
punti il sedime ferroviario. La tratta svizzera godette una sorte
migliore. Acquistata dapprima dalla Raccordo SA, poi ceduta alle
FFS, venne adibita a raccordo industriale per le numerose manifatture
e i depositi di carburante sorti a partire dagli anni sessanta fra
Mendrisio e Stabio.
La rinascita
Nel frattempo, in Svizzera, l'attenzione del Club San Gottardo
aveva già superato le barriere doganali e il desiderio di
oltrepassare di nuovo, anche solo simbolicamente, il confine si
fece sempre più forte. Grazie alla collaborazione con il
Gruppo ferromodellistico Valle Olona di Gallarate (I) e l'accordo
delle autorità italo-svizzere, avvenne il miracolo. Alle
ore 12.00 di domenica 12 settembre 1993, davanti alla motrice E
3/3 ex FFS 8501 e a uno sputnik (carro d'accompagnamento) adibito
a tribuna oratoria, venne riaperto dai sindaci di Stabio (CH) e
Bizzarone (I) l'arrugginito cancello doganale. Per la prima volta
dal 31 maggio 1928 un convoglio proveniente dalla Svizzera poté
nuovamente penetrare per una decina di metri in territorio italiano.
Sull'onda dell'enorme successo e della risonanza data dai media
alla manifestazione, si fece strada l'idea di proseguire fino alla
stazione di Valmorea (I). Nel gennaio del 1995, acquistate d'occasione
dalle FFS oltre cento campate di binari da 18 metri, gli entusiasti
volontari (dipendenti delle FFS e privati cittadini, coadiuvati,
in un secondo tempo, da membri del Circolo ricreativo aziendale
delle FNM) iniziarono gli impegnativi lavori di ripristino della
massicciata. Seguirono il risanamento di un ponte in ferro sul torrente
Lanza e la posa e rincalzatura di oltre due chilometri di binari,
dal confine di Stabio-Santa Margherita all'antico Casello 14 nel
comune di Rodero. La linea turistica fu ufficialmente inaugurata
il 27/28 maggio del 1995 e, da allora, frequenti e affollatissime
sono state le corse effettuate dalla sbuffante Tigerli del 1910.
Nel frattempo la linea è stata ricostruita e riattivata,
prima fino alla ex stazione di Cantello, poi fino alla stazione
di Malnate Olona. L'obiettivo a medio termine è il ripristino
della linea ferroviaria fino a Castiglione Olona nel Contado del
Seprio e poi fino a Castellanza.
* Il Testo è stato redatto con il prezioso contributo
dell'Ass. Amici della Ferrovia Valmorea.
Trekking sul tracciato
L'inizio del tracciato ha inizio presso la vecchia Stazione di Castellanza,
ormai in disuso dopo l'apertura del tunnel sotterraneo che, passando
sotto il corso del fiume Olona, ha permesso di evitare i passaggi
a livello in città. La nuova Stazione è stata quindi
spostata verso Busto Arsizio, dove è sorto anche l'interscambio
tra le Ferrovie dello Stato e le Ferrovie Nord Milano, dando vita
alla società TreNord.
Trattandosi di un percorso di trekking, eviterei la partenza in
città e opterei per la Stazione di Marnate e
Olgiate Olona, situato in prossimità del ponte che unisce
i due paesi, ben evidenziato nel tracciato GPS. Per quanto riguarda
la direzione da seguire, non è possibile sbagliare... basta
tenere la stazione sulla nostra sinistra e percorrere i binari verso
Nord. Nel senso opposto, verso Castellanza, la ferrovia non
è più percorribile.
In pochi minuti si è in vista della Stazione di Prospiano,
in uso all'associazione "La casa di Alice" e dopo poche
centinaia di metri si attraversa la strada asfaltata, laddove c'era
una volta il passaggio a livello, e ci si immette sul sentiero sterrato
che costeggia i binari per circa due chilometri, fino a incontrare
la Stazione di Gorla Minore. Il corso d'acqua che
si costeggia non è l'Olona ma la vecchia roggia mulinaria
che si ricongiunge col corso del fiume in località Olgiate
Olona.
A volte, camminando in questi luoghi fuori dal tempo, mi sembra
ancora di sentire nell'aria lo sbuffo delle locomotive a vapore
che trasportavano le merci fino alla Cartiera di Cairate.
Era il momento di prendere dal nascondiglio segreto i grossi chiodi
da 100 mm che avevamo messo da parte e li disponevamo in senso longitudinale
sui binari, in attesa che il treno ci passasse sopra con tutto il
suo peso. Lo scopo era quello di ricavarne le lame per costruire
coltelli coi quali potevamo tagliare i rami secchi e costruire la
nostra capanna nel bosco.
In fondo questo è anche un percorso nella memoria, dove ritrovare
le immagini del tempo perduto e riprenderci un sorso della nostra
gioventù.
Fissiamo la prima tappa all'ex Stazione di Gorla Minore.
Se ci siamo organizzati con qualcuno che ci venga a prendere, possiamo
tornare al punto di partenza in auto, altrimenti rifaremo il percorso
a ritroso. Chi invece decide di proseguire, non deve far altro che
seguire ancora una volta i binari in direzione nord.
La valle dell'Olona prosegue attraversando i territori di Gorla
Maggiore, Fagnano e Cairate, antico centro manufatturiero della
zona, la cui fortuna fu assicurata proprio all'acqua del fiume e
dalla ferrovia. Più avanti si incontrano invece Lonate Ceppino
e, in località Crotto Valle Olona di Castelseprio, incontriamo
il Casello Ferroviario n°5, ritratto qui a lato, sede
del distaccamento dellAssociazione Amici della Ferrovia Valmorea.
Ancora qualche centinaio di metri ed entriamo in una zona archeologica
che vale la pena di visitare.
L'imponente torre del Monastero di Torba ci appare sulla
sinistra, tra il verde dei boschi. Fu un avamposto militare del
tardo impero romano finché cadde in mano prima ai Goti e
in seguito ai Longobardi. Divenne poi un luogo di preghiera e di
lavoro di religiose benedettine. Abbandonato dalle monache nel 1453
fu successivamente adibito a cascina rurale. Nella torre sono conservati
rari e importanti affreschi della fine dell'VIII secolo. Di notevole
valore artistico anche la chiesa e gli edifici connessi, completamente
visitabili grazie a un attento lavoro di recupero e di gestione
del FAI .
All'interno del complesso, nel refettorio, è in funzione
anche un ristorante dove assaggiare la tipica cucina d'un tempo.
Sopra il Monastero si innalza la collina dov'è arroccato
il Castrum ,
un'antica fortezza romana con la sua basilica a pianta rettangolare,
il battistero e varie chiese rurali, tra cui Santa Maria foris portas
e la Cascina Convento di San Giovanni. In tempi passati esisteva
un sentiero che collegava il Monastero al Castrum, ma allo stato
attuale non risulta percorribile.
Qui fissiamo la seconda tappa del percorso.
Proseguendo sui binari, si attraversa l'abitato di Gornate Olona
e si raggiunge la ex Stazione di Castiglione Olona, sede
dell'Associazione Amici della Ferrovia Valmorea, ultima tratta percorribile
a piedi. Il paese è ricco di testimonianze storiche e artistiche.
I cronisti dell'epoca registrarono la presenza longobarda da cui
discese, attorno all'anno 1000, la nobile famiglia Castiglioni,
possidente del feudo castiglionese perlomeno dal 1028. Nel contesto
delle battaglie per il controllo del Contado del Seprio, Castiglione
Olona si trovò più volte coinvolta in giochi di alleanze
politiche con le famiglie potenti che gestivano il potere locale,
parteggiando quindi ora per i Torriani ora per i Visconti. Risalgono
a questo periodo le costruzioni delle mura di cinta del borgo che
si conservano solo nella parte più alta del colle, dove venne
eretta nell'XII secolo la Rocca, difesa dal corso del fiume Olona
per ben tre quarti e da un massiccio bastione con ponte levatoio
nella parte rimanente. La località ha un posto nella storia
dell'arte per aver accolto il pittore toscano Masolino da Panicale,
chiamato dal cardinale Branda Castiglioni ad adornare il Palazzo
dei Parenti.
Da questo punto, la parte che si collega con la Stazione di
Malnate Olona è tormentata dai rinnovamenti della viabilità
e dai lavori effettuati per costruire la diga sul fiume Olona,
necessaria per fermare le cicliche alluvioni che, negli anni, hanno
martoriato l'intera valle. La speranza delle Associazioni è
quella di riuscire a rendere percorribili i binari tra le due importanti
stazioni, così da estendere la viabilità ferroviaria
con Valmorea e quindi con Mendrisio nella vicina Svizzera.
Ad oggi, è possibile il transito ferroviario di locomotive
e vagoni d'epoca tra la Stazione di Mendrisio e la Stazione
di Malnate Olona a cura del Club del San Gottardo
in collaborazione per la parte italiana con gli Amici della Ferrovia
Valmorea .
Per le date e gli orari è possibile rivolgersi direttamente
alle due Associazioni. Normalmente vengono organizzati dei treni
speciali da Maggio a fine Ottobre, con la possibilità di
ulteriori escursioni in territorio svizzero. La speranza di tutti
noi è che si possa recuperare l'intera tratta, da Castellanza
a Mendrisio, inaugurando un nuovo ma allo stesso tempo antico
percorso tra i nostri due paesi.
|