Traccia GPS tour completo del Lago dei Cavalli (Cheggio)
- Mappa
L'Alpe
Cheggio si trova in Piemonte, a ovest del lago Maggiore chiamato
anche Verbano, e la si raggiunge percorrendo l'autostrada per Gravellona
Toce, una derivazione della Milano Laghi che si ricongiunge con
la Milano/Torino in direzione Alessandria. Le indicazioni riportano
Arona come primo casello da oltrepassare e la strada costeggia per
un certo tratto il lago, visibile negli scorci liberi da gallerie.
All'uscita di Villadossola occorre seguire attentamente i cartelli
"Valle Antrona" fino ad imboccare l'unica strada che risale
la valle.
L'ingresso in Antrona Piana va fatto con prudenza evitando di seguire
le indicazioni per il lago e proseguendo invece diritti, tra le
case, in direzione di Cheggio. La strada sale subito in salita,
è stretta ma ben agibile. Raggiunta l'Alpe Cheggio a 1500
metri di altitudine, attraversiamo le belle baite del paese fino
a raggiungere la diga, dove possiamo parcheggiare l'auto in uno
spiazzo accanto alla partenza della teleferica.
Il
Bacino Alpe dei Cavalli è situato nella conca un un antico
lago glaciale a valle del quale un imponente cordone morenico formava
un argine naturale. Lantico lago scomparve a causa dellerosione
di questo argine, ed in questo punto venne costruita la diga denominata
Alpe Cavalli, un raro esempio di costruzione a gradoni.
L'imbocco del sentiero è in fondo al parcheggio, prima della
diga, sulla destra, e porta come riferimenti C26 per il Passo
della Preia. Si sale subito con decisione e, in pochi minuti, il
colpo d'occhio sulla valle è incantevole.
Si raggiungono le baite dell'Alpe Bisi a 1.626 mt
e si entra decisamente nel bosco di larici, aumentando subito di
quota.
I passaggi sono molto esposti e il sentiero, pur ben
segnato, è poco battuto e reso scivoloso e infido dalla pioggia
dei giorni scorsi. Ben presto, ci rendiamo conto che non è
un'escursione di tipo turistico, adatta a tutti, perché presenta
molti tratti pericolosi. E il peggio deve ancora arrivare.
Gli scorci spettacolari ci fanno dimenticare le difficoltà
del tragitto e proseguiamo con prudenza fino ad incontrare uno strano
segnavia metallico, ricavato probabilmente da una vecchia bomba
inesplosa.
Ancora qualche passo e ci appare il delta del torrente Loranco
che rappresenta il maggior affluente del lago. Sentiamo lo scroscio
di un altro corso d'acqua, più vicino alla nostra posizione,
ed il sentiero entra nella parte più fitta e umida del bosco,
dove ogni passo dev'essere mosso con estrema attenzione perchè
le zolle fradicie cedono sotto i piedi.... e spesso, tra i rovi,
c'è il vuoto.
Il guado rappresenta un momento di tensione perchè
la corrente scivola con forza sopra le rocce e il salto della cascata,
sotto di noi, è notevole. Superato il torrente, si torna
a salire per prati, la vista si allarga e davanti a noi appaiono
le cime innevate.
Finalmente ci appaiono le baite dell'Alpe Teste
(1.700 mt) e il bivio che porta al Passo della Preia e all'Alpe
Gabbio, che rappresenta la nostra prossima meta. La discesa
è agevole, senza particolari difficoltà, se non per
qualche cespuglio di rovi che mette a dura prova la resistenza del
tessuto dei calzoni.
La vista del torrente Loranco e del ponticello
in legno che ne permette l'attraversamento, ci danno la certezza
di aver raggiunto la meta. Lasciamo sulla sinistra l'Alpe Gabbio
e raggiungiamo il sentiero che percorre l'altra sponda del lago
sino alla diga da cui siamo partiti. Percorrendolo in senso contrario,
si può raggiungere invece il Rifugio Andolla come descritto
nell'Avventura n°
17.
Il tempo totale del giro attorno al Lago dei Cavalli
è di 3 ore, da percorrere con molta attenzione. Molti tratti
sono esposti e scivolosi. Si tratta comunque di un'escursione con
panorami mozzafiato che vale la pena di affrontare, seppur con prudenza.
Punto di appoggio: Rifugio Novara a Cheggio.
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