Latitudine
45°59'19.20"N Longitudine 8°28'20.92"E
Per
arrivare a Ompio è consigliabile percorrere l'autostrada per Gravellona
Toce e prendere l'uscita per Verbania. Proseguire quindi verso il
lago, superando la prima indicazione per Mergozzo e la grande rotonda
sulla strada provinciale.
Cinquanta
metri più avanti, sulla sinistra, è visibile la seconda indicazione
per Mergozzo e immediatamente dopo, quasi con lo stesso imbocco,
la strada che da Fondotoce porta a San Bernardino.
Occorre
seguire le indicazioni per Santino e Rovegro, facendo attenzione
ad una biforcazione che gira sulla sinistra, dove è possibile incontrare
il primo cartello che indica Cicogna e percorrerla fino al primo
bivio che riporta le indicazioni per l'Alpe Ompio
La
strada è sempre asfaltata e in ottime condizioni fino all'Alpe Ruspesso
(937 m) dove si può lasciare l'auto in un piccolo parcheggio
accanto al primo dei cartelli indicatori. Una stradina sterrata
nel bosco porta in 10 minuti allaccogliente rifugio Fantoli
(1000 m) del CAI di Pallanza dove è possibile rifocillarsi
e prenotare il pranzo per il ritorno.
Il
sentiero per l'alpe Basseno lo si incontra sulla destra, cento metri
prima di arrivare al rifugio, ed è segnalato da un cartello
indicatore che riporta come direzione Cicogna e Bignugno con temnpi
di percorrenza decisamente più lunghi. Per Basseno occorrono
non piì di 40 minuti.
Attraversato
un ruscello su un caratteristico ponticello di legno, si arriva
in pochi passi alle baite inferiori dell'alpe Ompio e subito appare
la vosta del lago Maggiore e, in lontananza, del lago di varese
con la cima inconfondibile del Campo dei Fiori.
Proseguiamo
lungo il sentiero e ci immergiamo in un bosco di betulle e felci
che creano un contrasto cromatico senza eguali, tipico del paesaggio
della Val Grande. Il camminamento è in falsopiano, sempre
ben segnalato e di facile percorrimento.
Superata
una selletta che riporta il cartello del parco, ci addentriamo sempre
più nel verde brillante del bosco fino all'unico bivio che
troveremo lungo il percorso. A sinistra un sentiero poco battuto
sale tra l'erba alta, ma noi scenderemo a destra, facendo attenzione
ai segnali bianco e rosso che indicano la via principale.
Da questo punto si scende con buona pendenza verso gli 880 metri
di altitudine di Basseno, facendo attenzione a non inciampare nelle
numerose radici dei faggi che emergono dal terreno.
E' facile intuire cosa ne sarebbe di questi pendii se non ci fossero
gli alberi a trattenerli con forza.
Incontriamo
un primo ruscello da guadare con piccoli salti tra le rocce, dall'alto
si può ammirare il salto continuo delle sue acque che si
snodano tra la vegetazione in numerose cascatelle, ma la parte più
spettacolare del percorso ci appare a ridosso di Basseno, dove un
secondo corso d'acqua sembra disegnare un poster d'altri tempi.
Appena
più avanti, le baite di pietra si stagliano sul profilo dell'alpe,
aprendo lo sguardo nella valle. Di fronte le case di Velina e, giù
nel profondo, si avverte distintamente il rumore del torrente che
si insinua tra le rocce.
Tutto
intorno è pace.
Il
ritorno sarà più faticoso perchè occorre colmare
i 120 metri di altitudine che ci separano dall'Alpe Ompio, ma dopo
una prima parte decisamente in salita, il resto torna ad essere
una piacevola passeggiata nell'ombra della Val Grande.
Magia
dell'acqua sull'Alpe Basseno.
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